Don Giuliano Brugnotto Nuovo Vescovo di Vicenza

di | Settembre 23, 2022

Don Giuliano Brugnotto, nato a Carbonera nel 1963, è entrato nel Seminario minore di Treviso nel 1974. Il 19 maggio 1990 è stato ordinato presbitero dal vescovo Magnani. Ha conseguito il dottorato in diritto canonico alla Facoltà della Pontificia Università Gregoriana nel 1996. Fino al 2001 ha ricoperto l’incarico di responsabile per le celebrazioni episcopali e dal 1997 al 2004 educatore nella Comunità Teologica del Seminario.

Nel 2003 è stato incaricato di accompagnare la formazione permanente del clero giovane fino al 2010; dal 2005 al 2010 è stato cappellano della “Cappellania universitaria S. Bertilla” in Treviso; dal 2006 al 2010 è stato direttore dell’Ufficio liturgico diocesano; nel 2010 il vescovo Gardin lo ha nominato cancelliere della Curia diocesana dove è rimasto fino al 2018, quando, per la prematura scomparsa di don Pierluigi Guidolin, lo ha trasferito al ministero di Rettore del Seminario.

Dal 2014 svolge l’incarico di assistente ecclesiastico delle Cooperatrici pastorali diocesane. Ha ricoperto l’incarico di difensore del vincolo presso il Tribunale Ecclesiastico della Regione Ecclesiastica Triveneta dal 1997 al 2008. Dal 2011 al 2018 è stato membro effettivo del Capitolo della Cattedrale e dal 2018 membro onorario.

È stato membro della Commissione presbiterale regionale del Triveneto dal 2007 al 2013; e della Commissione presbiterale italiana dal 2008 al 2013.

Attualmente è membro del Consiglio presbiterale, del Consiglio pastorale diocesano e del Consiglio del vescovo. È stato docente di diritto canonico nello Studio Teologico del Seminario di Treviso, attualmente affiliato alla Facoltà Teologica del Triveneto, dal 1995 al 2014; dal 2003 nella Facoltà di diritto canonico San Pio X in Venezia con i corsi di Storia delle fonti, Storia delle istituzioni di diritto canonico, e attualmente è docente straordinario (nella medesima Facoltà ha ricoperto il ruolo di preside dal 2014 al 2019, attualmente è vicepreside).

 

SALUTO ALLA DIOCESI DI VICENZA – 23 settembre 2022

 

Carissimi,

vescovo Beniamino con tutto il presbiterio, comunità diaconale, consacrate e consacrati, sposi e famiglie, missionarie e missionari, laiche e laici, vengo a voi con le semplici parole del Signore risorto: “Pace a voi!” (Gv 20, 19).

Sono stato chiamato a seguire il Signore in una famiglia rurale ma illuminata dalla gioia della fede cristiana e ho accolto il suo invito a coinvolgermi nel ministero apostolico sacerdotale diventando prete. Incontrando confratelli di altre nazioni già dal secondo anno di ministero durante gli studi a Roma, e in seguito accompagnando i seminaristi nelle missioni “fidei donum” della diocesi di Treviso, è maturato in me il desiderio di dedicare la vita in quelle che un tempo venivano chiamate “terre di missione”.

In quelle “terre” ho ricevuto molto. Entrando in relazione con tanti preti studenti stranieri nell’insegnamento a Venezia e nella pastorale della Diocesi di Treviso ho sempre più avvertito gli orizzonti universali della Chiesa, l’entusiasmo evangelico delle giovani chiese dell’Africa, dell’America Latina e dell’Asia.

In missione sì, ma mai avrei immaginato di essere chiamato a servire la Chiesa di Cristo che è in Vicenza come vescovo. È con non poca trepidazione che ho accolto questa richiesta di papa Francesco. La considero come un invito a “prendere il largo”, a lasciare legami e progetti per andare a testimoniare la risurrezione di Gesù Cristo vivendo la gioia del Vangelo, là dove Lui mi invia.

Desidero fin da ora salutare tutti, nelle comunità parrocchiali e in quelle religiose. Un particolare pensiero lo rivolgo ai giovani e ai seminaristi, agli anziani specialmente quelli che si trovano nelle case di riposo, ai carcerati, agli immigrati, a tutti gli ammalati e ai missionari in terre lontane.

Ringrazio di cuore per le preghiere che vorrete riservarmi, in attesa di ricevere “forza dallo Spirito Santo” (Atti 1,7) nell’ordinazione episcopale. Anch’io pregherò per voi. Avevo già alcuni amici tra voi come suor Maria Bertilla Boscardin e il vescovo Giovanni Antonio Farina. Ma appena ho aperto il libro della storia benedetta della Chiesa di Vicenza ho scoperto che sono “circondato da una moltitudine di testimoni”: insieme con voi desidero “correre con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento” (Eb 12,2).

Viviamo un tempo segnato da nubi oscure di guerra e da crisi alimentari, ecologiche, energetiche e pandemiche, gravido di nuove ristrettezze per tante famiglie e imprese. Il nostro Maestro ci ha insegnato che le ferite dell’uomo di ogni tempo trovano guarigione con la compassione e la solidarietà: si affrontano bene solo se affrontate insieme. L’invito di papa Francesco a riformare la Chiesa camminando insieme guidati dalla Parola di Dio e dagli insegnamenti del Concilio Vaticano II ci apre alla speranza di essere una Chiesa dal volto materno a servizio del mondo.

È con questi sentimenti e pensieri che giungo a voi in semplicità di vita. Sono molo grato al vescovo Beniamino per avermi subito raggiunto, accolto e incoraggiato.

Mi affido ai santi patroni delle nostre due chiese: San Liberale, San Pio X, San Gaetano Thiene, San Vincenzo di Saragozza e a Maria, madre di Gesù e madre nostra, venerata con il titolo di “Madonna di Monte Berico”.

Con affetto e gratitudine,

don Giuliano Brugnotto, vescovo eletto