XXXIII Domenica del tempo ordinario – 13 novembre 2022

di | Novembre 12, 2022

XXXIII Domenica del tempo ordinario

13 novembre 2022

 

Dal Vangelo secondo Luca (21, 5-19)

5Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, disse: 6«Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».

7Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». 8Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! 9Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».

10Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, 11e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.

12Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. 13Avrete allora occasione di dare testimonianza.

14Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; 15io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. 16Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; 17sarete odiati da tutti a causa del mio nome.

18Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. 19Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita.

 

Ormai siamo talmente abituati a sentir parlare di guerre, terremoti, carestie, fatti terrificanti, persecuzioni… potremo aggiungere: invecchiamento della popolazione, crisi climatica e sanitaria e sociale… ormai non ci facciamo quasi più caso! Però, anche se non ce ne accorgiamo, tutto questo contesto negativo ha portato ad affrontare le cose in modo diverso: abbiamo -i giovani soprattutto- la percezione netta che il futuro sarà peggiore di quello che viviamo adesso; l’insicurezza di quella che sarà l’evoluzione delle cose nel mondo ci pone in stato d’ansia e di preoccupazione, ci pone nella situazione difensiva, pronti ad attaccare chi mette in crisi il benessere che abbiamo raggiunto con tanta fatica; l’incertezza ci mette in difficoltà, e ci fa percepire la situazione difficile che affrontiamo come se fosse una conseguenza di un fallimento personale. Non è certo un ben stare! Il Vangelo di oggi ci propone una differente prospettiva di fronte alla stessa realtà: “Avrete occasione di dare testimonianza!” Cosa vuol dire? Per capirci proviamo a vedere la conclusione della vita di Gesù! Per le persone intorno alla croce quello era il segno del fallimento della sua proposta, il fatto poi che, sollecitato in proposito, non avesse salvato se stesso scendendo dalla croce, era la dimostrazione evidente che non avrebbe potuto salvare neanche gli altri! Ma dal punto di vista di Gesù -e dei discepoli dopo aver compreso i fatti alla luce dello Spirito- la situazione si presentava ben diversa! Quella morte era la dimostrazione che Gesù era disposto ad amare anche i nemici fino a rinunciare alla sua stessa vita, per donare vita migliore a loro! In questo senso la condanna a morte è stata l’occasione per rendere testimonianza dell’amore del Padre verso tutti! Intuiamo che c’è una verità in tutto questo, ma ci manca spesso il coraggio per realizzarlo! Ecco perché il vangelo aggiunge: “Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita! E nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto!” Rimanere saldi in quello che riteniamo giusto quando la situazione si presenza avversa, è effettivamente difficile, ma è ciò che ci qualifica come uomini e donne! La certezza poi che resistendo in questa scelta non ci perderemo niente, anzi ci guadagneremo in dignità e qualità di vita, dovrebbe essere un ulteriore stimolo a prendere sul serio questa proposta del Cristo.

Lo Spirito ci aiuti, in questo contesto così complicato ma fecondo di occasioni per rendere testimonianza, di saper perseverare nell’operare sempre il bene verso tutti. Riusciremo così a certificare che è possibile vivere in un mondo dove l’interesse dell’altro, se salvaguardato, aiuta anche me a vivere in modo migliore!

 

PREGHIERE DEI FEDELI

Gli educatori, imitando la pedagogia di Dio, siano capaci di promuovere la crescita dei piccoli e dei più vulnerabili imparando da Gesù la vera mitezza, il profondo rispetto e la sincera tenerezza. Preghiamo.

I cristiani siano loro stessi dei ponti, strumenti umili e coraggiosi di incontro, di dialogo tra persone e gruppi diversi e contrapposti. Preghiamo

Le cure palliative aprano ad un accompagnamento, ed una presa in carico della sofferenza della persona malata, sul piano medico e spirituale. Preghiamo

Celebrando oggi la 6° Giornata Mondiale dei Poveri, la Chiesa sappia incontrare la povertà, nelle molteplici accezioni in cui essa si manifesta nel mondo di oggi. Preghiamo

I Paesi Europei considerino come il problema dei migranti non è più un’emergenza, ma una questione di gestione della normalità che riguarda tutti. Preghiamo

Il protrarsi della guerra in Ucraina non incrementi i guadagni di chi fabbrica armi, ma sostenga piuttosto gli sforzi di chi ricerca la pace. Preghiamo